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Operazioni da eseguire prima della posa in opera

Il primo passo da fare prima di iniziare ad impermeabilizzare è quello di effettuare una pulizia della superficie. In questo modo è possibile eliminare totalmente le parti inconsistenti, in fase di distacco e non dotate di sufficienti caratteristiche meccaniche.

La corretta pulizia serve anche a eliminare la polvere, il grasso, la ruggine, le vernici e ogni altro materiale in grado di pregiudicare la corretta adesione dei successivi rivestimenti.

Dopo la fase di pulizia occorre effetttuare la verifica delle pendenze e l’eventuale intervento atto a correggerle per evitare ristagni d’acqua. Attraverso una buona verifica si ha la possibilità di verificare i sistemi di raccolta e smaltitmento dell’acqua,  valutare anche l’assenza di elementi che possano ostacolare la continuità dello strato impermeabilizzante (impianti, splitter, ecc).

I danni causati dalle infiltrazioni

All’infiltrazione di acqua piovana sono dovute macchie, aloni, proliferazione di funghi, muffe e lo sfaldamento dei materiali atti a proteggere il manufatto dalle intemperie. Nel lungo periodo queste situazioni possono arrecare notevoli danni. L’acqua piovana, infatti, può compromettere la tenuta del calcestruzzo facendo arrugginire le barre di acciaio dell’armatura che, aumentando di volume, causano il distacco di pezzi di cemento da balconi, cornicioni e pensiline. Anche la resistenza dell’edificio alle sollecitazioni meccaniche potrebbe a lungo andare essere compromessa dal deperimento del calcestruzzo e dalla corrosione delle barre d’acciaio.

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